mercoledì, Aprile 11th, 2018
Fare dei piccoli vasetti biodegradabili per seminare le vostre erbe o le piantine da poi trapiantare nell’orto è facilissimo. Bastano dei rotoli di carta igienica (potete usare anche i rotoli di carta da cucina) finiti, delle forbici, della terra e i semi che volete utilizzare.
Io uso questi vasetti per seminare i pomodori. All’inizio li tengo sul balcone di casa, portandoli dentro la sera a causa delle temperature ancora troppo basse. Una volta che la piantina sarà forte abbastanza, la trapianterò nell’orto.
Cominciate col piegare il rotolo a metá seguendo la lunghezza, poi piegate il rotolo nell’altro verso formando un quadrato(vedi foto)
Tagliate il rotolo a metà (vedi foto).
Tagliate i quattro angoli del rotolo per un terzo della lunghezza (circa 2 cm, vedi foto).
Piegate il lembo che avete più vicino a voi verso l’interno del rotolo, poi piegate quello a sinistra, quello sopra, finendo con quella a destra. Quando piegate quest’ultimo fate passare l’angolo superiore del lembo sopra il lembo sopra, mentre infilate l’angolo inferiore del lembo destro sotto quello inferiore. In questo modo i lembi si bloccheranno e staranno fermi e reggerà il peso del terriccio.
I vostri vasetti sono pronti!
lunedì, Gennaio 22nd, 2018
DISCLAIMER: Questa è la prima volta che facciamo un orto. Entrambi, fin da piccoli, abbiamo vissuto la vita di campagna insieme ai nostri genitori. Abbiamo visto piantare e raccogliere, seminare e potare. Nonostante ciò, non possiamo dire di essere esperti. Spesso seguiamo le indicazioni degli anziani del paese e spesso ci vengono fatte critiche costruttive, e da loro e piano piano stiamo imparando. Scrivo questo post mensile a mo’ di diario, per vedere come cambiano le cose nei mesi, nelle stagioni e negli anni.
Il nostro orto sta bene. E’ stato innaffiato da abbondanti piogge, forse alcune piantine sono un po’ acciaccate a causa delle grandini, della neve e del gelo di Dicembre, ma qualcosa possiamo raccogliere questo mese.
RACCOLTA
Stamattina sono andata a raccogliere un po’ di cavolo nero. Lo uso nei succhi, insieme a mele, carote, cetrioli e zenzero. Abbiamo anche raccolto i primi cavolfiori. Adesso, a fine Gennaio, stanno crescendo i primi cavolfiori viola e i cavoli romaneschi. Fra poco saranno pronti ad essere raccolti anche loro.
Anche il cavolo verza e i finocchi stanno crescendo e presto saranno pronti, ma credo che se ne parlerà a Febbraio.
Alcune piante, invece, non stanno crescendo molto bene: il cavolo cinese è cresciuto male, più in larghezza che in altezza, gli spinaci sono rimasti piccoli piccoli, e il sedano non vuole crescere.
SEMINA
Circa una settimana fa abbiamo piantato i piselli. Sono già usciti dei piccoli germogli. Credo che fra poco dovremo diradarli, perché sono cresciuti un po’ troppo l’uno vicino all’altro. Fra poco pianteremo l’aglio, ma credo che anche per quello se e parlerà a Febbraio.
COMPOST
Oggi abbiamo cominciato a buttare il nostro compost in un angolo dell’orto, a mo’ di montagnetta. Vogliamo creare una vera e propria compostiera, fatta probabilmente con pallets, per adesso. Sappiamo che al comune possiamo richiedere una compostiera in plastica che ci garantirebbe anche uno sconto sulla tassa sui rifiuti, e forse la richiederemo, ma sinceramente sappiamo già che la riempiremmo in men che non si dica.
Infine voglio sottolineare che ogni orto è diverso dall’altro. Vedo persone che raccolgono cavoli da settimane. Ma so anche che solitamente sono persone che usano molti prodotti chimici per far crescere la verdura. Mentre noi quest’anno non abbiamo usato niente, nemmeno il compost, perché in realtà non eravamo ancora pronti a cominciare a creare un orto, ma lo volevamo così tanto che ci siamo buttati. Spero presto di prenderci la mano e di poter far crescere delle bellissime piante sane!
lunedì, Settembre 25th, 2017
All’inizio di quest’estate ho sentito per la prima volta nominare l’Olio di Neem; due volte in una settimana. Sai quando viene nominata una cosa in un discorso e tutti sanno di cosa si stia parlando, così annuisci pensando “la prima cosa che farò quando arrivo a casa è cercare cos’è ‘sto Olio di Neem su Internet!”? Bene, è esattamente quel che ho fatto dopo che, oltre ad esser stato nominato in un discorso, una nostra compaesana lo nominò nel gruppo Whatsapp del paese (sì, noi siamo così avanti da avere un gruppo del paese).
Origine
Ho scoperto che si tratta di un olio estratto da una pianta di origine indiana chiamata Azaridachta indica, o comunemente “Neem”. Solitamente vengono spremuti a freddo i semi della pianta per estrarre l’olio. In India viene usato da centinaia di anni, particolarmente nella medicina ayurvedica. Io, invece, questo olio fantastico l’ho scoperto solo poco fa.
Proprietà
L’olio di Neem ha proprietà antibatteriche, antiparassitarie, antibiotiche e antinfiammatorie. Una favola per chi abita nei boschi o tra i monti come noi (e siamo circondati da pulci, zanzare e altri insetti).
Usi
Io l’ho usato in due modi fino ad ora: sulle piante dell’orto per evitare che vengano assalite da insetti, e su Baz, il nostro cane.
Vi spiego in breve come, e quali altri usi ha questo olio.
Quest’estate, dopo una violenta grandinata, molte piante del nostro orto sono rimaste rovinate e poco dopo sono state assalite dalle cimici. Sempre nell’app del paese, mi è stato suggerito di spruzzare verderame e insetticida, ma siccome preferirei non usare prodotti tossici, mi è appunto stato consigliato l’olio di Neem. L’ho spruzzato su tutte le piante dell’orto invernale e per ora non ho visto l’ombra di un insetto. Ho mischiato un cucchiaino di olio con un litro d acqua in uno spruzzino e ho spruzzato tutte le piante dopo il tramonto (se no si bruciano le foglie).
Baz, come ogni cane, viene assalito dagli animaletti. Spesso si gratta e, dopo aver letto che l’olio di Neem si puó usare contro pulci e zecche, ho deciso di provare.Gli ho messo 5-6 gocce sul pelo e l’ho massaggiato bene. L’effetto non dura moltissimo circa due giorni, ma almeno gli diamo una tregua a ‘sto povero cane.
Contro le zanzare, soprattutto sul terrazzo di casa, durante i mesi estivi, si possono mettere alcune gocce di Olio di Neem nei porta vasi. Oppure puó essere spalmato direttamente sulla pelle.
Contro psoriasi, acne, cicatrici e smagliature. Non ho provato ancora personalmente, ma l’Olio di Neem può essere utilizzato sia puro che diluito con altro oli (olio di mandorla, di oliva, ecc.) direttamente sulla parte interessata.
Infine, l’Olio di Neem è un ingrediente sempre più spesso utilizzato all’interno di creme e cosmetici, proprio per le proprietà antibatteriche e antifungine. Ad esempio, ho visto che il mio attuale dentifricio contiene Olio di Neem.
Dove trovarlo?
Io ho trovato la mia bottiglietta di Olio di Neem puro nel mio negozio biologico di fiducia, per caso, mentre ero in coda alla cassa. E’ una bottiglietta da 100 ml e credo che, nonostante ormai lo usi per molte cose, mi durerà parecchio.
Ovviamente lo trovate anche su internet, ad esempio qui e qui.
Quanto costa?
Ho pagato la bottiglietta da 100 ml 16,95 euro. Su inernet i prezzi variano molto, a seconda della purezza dell’olio, ma anche dalla provenienza. Comunque all’incirca per un Olio di Neem puro pagherete circa 16-18€/100 ml.
giovedì, Settembre 21st, 2017
Settembre, mi è stato spiegato, è il mese ideale per cominciare a piantare gli ortaggi invernali, e noi, sognando di raccogliere presto spinaci, porri e finocchi, ci siamo fiondati nel nostro negozio di fiducia per comprare le piantine. E così, con la macchina piena, e sí e no 20 euro in meno in tasca, siamo tornati su per i monti, a piantare l’orto invernale.
Il primo passo é stato quello di tirar fuori dalla terra i rimasugli del nostro orto estivo. Purtroppo, a causa di una violenta grandinata, seguita da una siccità prolungata che non ci ha permesso di innaffiare per un periodo troppo lungo, il nostro orto estivo ci ha dato pochi frutti: qualche pomodoro, parecchio basilico, alcune zucchine e un solo cetriolo. Per fortuna si trattava solo di una prova, avevamo piantato in fretta e furia dopo esserci trasferiti qui, e non avevamo nemmeno usufruito di tutto il terreno.
Per questo orto invernale speriamo che le condizioni climatiche siano più favoreli alla crescita. Sicuramente l’acqua non mancherà.
Dopo aver tolto tutte le piante estive, abbiamo vangato il terreno e lo abbiamo rastrellato, togliendo eventuali zolle, erbacce e pietre. Infine, é arrivato il bellissimo momento di piantare.
Ci siamo dati alla pazza gioia nel negozio, comprando in realtà quasi tutte le qualità presenti:
finocchi, cavolo calabrese, lattuga di due tipi, cavolo verza, cavolo lancinato (una sorta di cavolo nero), cavolfiore, barbabietola, sedano, cavolo cinese, spinaci, cavolo romanesco, cavolo sticcoli e bieta da costa. Poca roba, no? Ah, e mancano ancora i porri e cavoletti di Bruxelles, che arriveranno fra poco!
Di ogni qualità abbiamo preso il minimo indispensabile (di quasi tutti i tipi 6 piante), così da poterci orientare per il prossimo anno, scegliendo cosa ci piace e cosa cresce meglio.
Vi aggiornerò quando cominceranno a crescere le prime verdure. Purtroppo rendere bene quanto possa essere soddisfacente fare l’orto è difficile tramite il blog, ma vi assicuro che è una sensazione bellissima: sia di orgoglio personale, che di tranquillità nel sapere da dove viene ciò che mangiamo.
Voi avete mai fatto l’orto invernale? Cosa piantate solitamente? Sono curiosa!
mercoledì, Maggio 24th, 2017
Non so se vi ricordate; anzi, forse non ne avete nemmeno mai sentito parlare. Da piccola avevo alcuni libri della serie “Il mio primo libro..”. Uno intitolato all’incirca “Il mio primo libro sulla Terra” che parlava del sistema solare, della Terra e da cosa è costituita, eccetera. Un altro si chiamava “Il mio primo libro del Natale” e illustrava le tradizioni più disparate delle varie culture durante il periodo natalizio. Era tutto spiegato in modo semplice e molto chiaro, e tutto era reso interessante dalle illustrazioni.
Ecco. Io e Roberto abbiamo appena finito di piantare “il nostro primo orto”. Pensavo di condividere con voi quel che imparo, sulle stagioni, sulle piante, sulla loro crescita e gestione, in una serie che segue vagamente le tracce dei libri “Il mio primo..”, semplice, chiaro e conciso, magari stellato da piccole curiosità.
Ovviamente essendo il nostro primo orto, impareremo durante il percorso; magari qualche pianta morirà e altre daranno frutti favolosi. Sono curiosa, e voglio documentare e condividere con voi passo per passo questo viaggio.
Per cominciare questa serie voglio raccontarvi un po’ com’è nato il nostro orto: in fretta e furia, appena in tempo per la stagione estiva.
Ci siamo trasferiti in questo piccolo paesino nelle montagne dell’entroterra ligure a fine Aprile. Non sapevamo ancora se avremmo fatto in tempo a fare l’orto quest’anno, ma dopo aver messo a posto alcune delle cose in casa, entrambe eravamo attratti dall’idea di riuscire a fare crescere almeno qualcosa. Abbiamo cominciato dalle piantine in casa e sul terrazzo. Perlopiù piante ornamentali ed erbe aromatiche.
Intanto i nostri vicini e amici in paese ci parlavano delle loro zucchine e dei pomodori che avrebbero piantato quest’anno; così abbiamo ceduto. A pochi passi da casa abbiamo trovato un pezzo di terra da coltivare, e una mattina siamo andati e abbiamo cominciato a vangare.
La terra era strepitosamente morbida in confronto a quella alla quale ero abituata dai miei genitori. Sembrava quasi semplice vangare quella terra nella quale non era stato coltivato niente per tre anni.
Il terreno si trova su due livelli (chiamate “fasce” in Liguria); uno piccolo, circondato solo da vigne, e uno più grande, sul quale crescono anche degli alberi da frutto. Abbiamo cominciato dalla ‘”fascia” piccola. Dopo aver vangato, abbiamo tolto erbacce, resti di altre piante e pietre. Poi abbiamo formato dei “letti” per le nostre piante, e abbiamo cominciato a pensare cosa ci volevamo piantare.
Dopo aver chiesto ai nostri genitori a grandi linee cosa si potesse piantare e come, siamo andati alla ricerca delle nostre prime piantine. Abbiamo riempito un letto di lattuga, che dopo esser stata piantata, sembrava stesse per morire. Per fortuna, è bastato un poco di acqua dopo il calare del sole per farla ravvivare e riprendere. Pensavamo la nostra prima pianta stesse già per lasciarci le penne.
Il secondo letto è un misto di peperoncino ciliegino (che abbiamo erroneamente comprato, pensando fosse pomodoro ciliegino), fagiolini, e melanzana. Nel terzo letto regnano due maestose piante di peperone, uno giallo e uno rosso.
Nel frattempo, i nostri genitori hanno capito che abbiamo questo pezzetto di terra e che amiamo passarci il tempo, e hanno cominciato a regalarci piante. Così poco dopo aver piantato le prime piante, abbiamo esteso l’orto anche alla seconda fascia. Qui abbiamo piantato zucchine trombette, cetrioli, altri fagiolini, cipolle, basilico e pomodori (ciliegino, perina e cuor di bue). Inoltre abbiamo un piccolo angolo per della rucola selvatica.
Da ieri, il nostro orto è al completo. Non pianteremo altro per quest’estate. Quindi possiamo dare il via alla seconda fase del progetto “orto”, il mantenimento, l’irrigazione, eccetera. Vi terrò aggiornati sul proseguimento di questa nostra avventura last-minute nei prossimi post. Se avete domande o suggerimenti, contattatemi. Sono curiosa di imparare.