5 profili vegan Instagram da seguire

giovedì, Febbraio 1st, 2018

Il mio social media preferito è indubbiamente Instagram (mi trovate come @theeveningglow). Anni fa ho deciso di non seguire più persone che mi fanno sentire immeritevole, brutta, incapace, o qualunque altra emozione negativa, e devo dire che ciononostante rimangono tantissime persone che condividono foto e storie meravigliose, senza farmi sentire uno schifo. Tante persone che affrontano la vita in maniera  positiva, e il veganismo con tanta felicità e/o condividono il loro stile di vita zero-waste senza giudicare. Ecco, ho deciso di cominciare a condividere con voi alcuni dei miei profili preferiti.

Oggi vi presento i miei profili vegan preferiti, quelli con le foto che mi fanno sognare di luoghi sperduti, di paesi tropicali, di mango, papaya e avocado, di verdura appena raccolta dall’orto, di bambini sani e felici, di movimento e natura. Seguo queste donne (e alcuni uomini) perché mi fanno sentire felice, mi fanno venir voglia di intraprendere cose nuove, e a volte riescono a trasformare una giornata “no” in una giornata okay,  solo attraverso una foto. Anche io vivo in un posto isolato e sperduto, ma completamente diverso dal loro, anche io ho un orto, ma qui crescono verdure diverse, anche io raccolgo e mangio tanta frutta, ma non quella tropicale, ed è questo che non mi fa sentire loro “rivali”, ma più come amiche lontane (tragicamente, con alcune probabilmente non parlerò mai, haha).

Ellen Fisher (@ellenfisher) – Probabilmente verrà nominata in ogni singolo mio articolo su Instagram. E’ la mia musa da mesi (se non anni), mi fa sentire bene, mi tira su di morale, mi ispira e mi da idee geniali! Ellen vive nelle Hawaii, insieme a suo marito Andrew e i loro figli Elvis e Sandy (+ uno in arrivo prestissimo). E’ vegana, le piace stare all’aria aperta e muoversi, ha il proprio orto completo di una compostiera perfetta creata dal marito. E’ attenta agli sprechi e consapevole del fatto che dobbiamo ridurre il nostro impatto sull’ambiente il più possibile. Bene, probabilmente la conoscevate già, se no, andata subito a dare un’occhiata al suo profilo e al suo canale YouTube.

Jessie Snyder (@_faringwell) – Quanto mi mette di buon umore questa ragazza! Quando filma le stories mi mette sempre l’allegria. Spesso “ci porta” con lei al mercato, oppure filma come riorganizza la sua dispensa o come crea una ricetta. La sua cucina è bellissima e super-organizzata: un sogno! E le sue ricette oltre ad essere sane, fanno venire l’acquolina in bocca.

Sammantha Fisher (@sfisherx) – E’ una bravissima e coraggiosissima fotografa. Non ama far vedere il proprio volto, ma da un volto a tutti gli animali che soffrono per finire sui nostri piatti. Spesso visita allevamenti di bovini o suini che andranno a finire al macello, fotografando gli sguardi di quegli esseri innocenti che non vogliono far altro che vivere. Bravissima!

Malin (@goodeatings) – Anche lei mi mette sempre di buon umore. E’ una ragazza molto calma e gentile. Fa delle foto brillanti, piene di profondità e colore. Il suo cibo ti riempie di gioia, perché pieno di colori e super-nutriente.

James Aspey (@jamesaspey) – Da seguire su tutti i social media! Spiega perfettamente perché una persona diventa vegana (e gli altri lo dovrebbero diventare). E’ un esempio per tante persone e riesce a confrontare tranquillamente i più agguerriti carnivori, speso convincendoli della loro ipocrisia. Da quando mio padre ha cominciato a seguirlo su Facebook, si è aperto molto di più al dialogo nei miei confronti al punto da arrivare a dire che ho ragione e che dovremmo tutti essere vegani.

Quali profili vegan mi consigliate di seguire? A proposito, se non mi seguite ancora mi trovate cliccando qui.

Biscotti con gocce di cioccolato vegan

martedì, Gennaio 30th, 2018

Quando ho voglia di biscotti preferisco sempre quei bei biscotti con le gocce di cioccolato, preferibilmente più grandi del palmo della mia mano. In Olanda li vendevano in qualche caffè, ma solitamente costavano un occhio della testa, e mi ricordo di averli trovati alcuni fantastici al supermercato qui in Italia da piccola, ma sicuramente non erano vegani. Così alcuni giorni fa mi sono messa all’opera in preda ad un attacco di fame chimica, ed ecco il risultato: dei bei biscotti enormi, pieni zeppi di cioccolato (magari non si vede dalle foto, ma sono praticamente 50% cioccolato). Perfetto, no?

biscotti cioccolato

Biscotti alle gocce di cioccolato 
(ca. 15 pezzi)

2/3 cup zucchero di canna
2 1/2 cup farina bianca tipo “00”
2/3 cup olio di cocco, sciolto
2/3 cup latte di avena non zuccherato
alcune gocce di estratto di vaniglia puro
1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di lievito istantaneo in polvere
un pizzico di sale
ca. 100 g di gocce di cioccolato fondente vegano

Preriscaldate il forno a 180 C.
In una ciotola abbastanza grande mischiate farina, zucchero, bicarbonato, lievito e sale.
In un’altra ciotola versate olio di cocco, latte di avena e l’estratto di vaniglia.
Pian piano incorporate gli ingredienti liquidi a quelli secchi, mischiando con una forchetta, finché si forma un impasto bello compatto e omogeneo. Se l’impasto è troppo asciutto, aggiungete un pochino di latte d’avena. Se, invece, è troppo umido, aggiungete un po’ di farina.
Coprite una teglia con un pezzo di carta da forno.
Fate delle piccole palline di impasto di circa 3 cm di diametro e disponetele ben distanti l’una dall’altra sulla teglia (si scioglieranno, quindi gli serve spazio). Io divido questo impasto in due teglie, per essere sicura non di tocchino i biscotti quando sono cotti.
Infornate per circa 12-15 minuti. Controllate la cottura di tanto in tanto.
Sfornate e fate raffreddare prima di servire.

biscotti cioccolato

Perché i vegani non bevono il latte?

venerdì, Gennaio 19th, 2018

Me lo chiedevo anche io fino a tre anni fa circa. Mi ricordo esattamente il giorno che mia mamma mi disse “mica avrai mai intenzione di diventare vegana?” (ero vegetariana da alcuni anni) e io le risposi “ma figurati”, pensando “come farei senza formaggio?”. “Chissà come mai i vegani non mangiano il formaggio. Chissà come mai non bevono il latte”. Con questo articolo torno indietro di alcuni anni e rispondo a ogni mia perplessità, e magari anche alle vostre.

La prima domanda che ci dovremmo porre è la seguente: da dove viene il latte? Il latte, come tutti noi sappiamo è creato dalla mucca. Corretto. Ma il latte viene anche creato dalla capra, dall’asino, dalla scimmia, e.. dalla donna.

A cosa serve il latte? Il latte viene prodotto dalla madre (la mamma mucca, la mamma capra, la mamma asino, la mamma scimmia e la mamma umana) per il proprio piccolino appena nato, per nutrirlo e farlo crescere forte e sano. Il latte contiene tutto ciò di cui il piccolo mammifero ha bisogno nel primo stadio della sua vita.

Il latte della mucca, quindi, è il mix perfetto di nutrienti per far crescere forte e sano un vitello dalla nascita, fino a farlo diventare un bestione di centinaia di chili.

Affinché possa finire sulla nostra tavola, nei nostri cereali, oppure nel caffè, il latte ovviamente non deve essere bevuto dal vitello, se no non ne rimane per noi. Quindi il vitellino, momenti dopo la nascita viene allontanato dalla mamma e portato al macello. Sia le mamme mucche, che i vitellini, in questo momento vivono uno shock incredibile. Pensate a come si sentirebbe una donna se le venisse portato via il bambino appena dopo averlo partorito. La mamma piange per giorni e torna spesso nel luogo dove ha visto per l’ultima volta il suo piccolo.

Il vitello maschio viene immediatamente portato al macello, dove verrà ucciso a pochi giorni dalla nascita. La femmina, invece, farà la stessa fine della madre. Verrà messa incinta in modo crudele, da un macchinario che viene inserito all’interno della vagina della mucca in maniera violenta, per poi vedere il suo piccolo allontanato subito dopo la nascita. Produrrà latte finché, stremata, morirà.

Quando scoprii questa realtà che adesso mi sembra così logica, rimasi stupita. Come avevo fatto a non pensare che la mucca produce il latte per il vitello? Poi ho visto dei video strazianti, ma veri, che mostrano la pura realtà del fatti.

Dopo 5-7 anni le mucche sono stremate dallo sfruttamento che hanno subito e vengono portate al macello. Queste mucche in natura vivrebbero fino a 25-30 anni.

Dal punto di vista nutrizionale mi basta dire che il latte è un alimento che esiste per il vitello e che lo fa crescere forte e robusto a partire dalla nascita, quando pesa un paio di centinaia di chili, fino all’età adulta, quando si trasforma (grazie al latte) in un bestione di una tonnellata. Preferisco, quindi, bere delle alternative vegetali che non portano con sé ormoni della crescita fatti per un vitello.

Ci sono tantissime alternative facilmente reperibili nel supermercati. Il mio preferito è il latte di avena, seguito da quello di farro. Ma ci sono anche latte di soja, di riso, di kamut, .. Se volete li trovate anche nelle varianti al cioccolato, alla vaniglia, al caffè,..

Per il formaggio, invece, potete usare il lievito alimentare come un’alternativa sulla pasta e come insaporitore (il gusto non è proprio uguale). Mentre potete fare i formaggi vegetali a casa vostra, a base di tofu e anacardi, ad esempio. Ma siamo onesti, in fondo anche senza queste alternative, senza formaggio non si muore (ricordo che il formaggio crea dipendenza a causa della caseomorfina contenuta nello stesso, quindi all’inizio magari crederai di morire, ma non succedera).

Il burro puó essere sostituito con l’olio di cocco, l’olio di semi, l’avocado e, seppur non la mia scelta preferita, la margarina.

Spero che questo articolo vi dia uno sguardo nel mondo che vedo. Il consumo di latte e derivati porta con sé la stessa sofferenza dell’uccisione degli animali per la carne. Non ha alcun senso quindi (anche se l’ho pensato per anni), smettere di mangiare carne e pesce, ma ostinarsi a bere il latte e mangiare il formaggio, per quanto possa essere considerato buono. Non ne vale la pena.

Idee regalo vegan & cruelty-free

domenica, Dicembre 3rd, 2017

Dicembre è arrivato nel modo più speciale: con una intensa nevicata notturna che ci ha fatto svegliare abbagliati dalla neve. È stato come un bentornato speciale in Italia, e un inizio perfetto per il mese che più mi mancava trascorrere a casa in Italia. Un mese pieno di festeggiamenti: Sinterklaas (il Natale olandese), il mio compleanno, Natale,.. e un mese di regali!

Da alcuni anni a questa parte ho cominciato ad attaccarmi molto meno alle cose e ricevere regali personali o fatti a mano, stare insieme alle persone che amo e festeggiare insieme rimangono la cosa migliore. D’altro canto, ultimamente sto anche scoprendo sempre più marche alternative, con prodotti che sono in linea con il mio stile di vita: prodotti naturali, non testati sugli animali, vegan, e prodotti che aiutano a sprecare di meno.

Oggi ho deciso di condividere con voi una lista di regali vegan e cruelty-free da dare e ricevere, per aiutarvi a scegliere il regalo perfetto per le persone a cui tenete di più. Se quest’anno proprio non sapete cosa comprare, date uno sguardo qui sotto, magari vi viene qualche idea. E anche se non sapete proprio cosa mettere sulla vostra lista dei desideri, forse vi posso aiutare con questa lista. Spero vi piaccia!

Per sapere dove trovare il regalo, cliccate semplicemente sulla foto, un link vi porterà direttamente al negozio on-line.

 


 

    

   

    

 

            

 

Manca qualcosa in questa lista? Non esitate a farmelo sapere!